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LE SEZIONI

L’attuale scuola dell’infanzia è stata inaugurata nell’anno 2011. È un ampio, funzionale e moderno edificio antisismico che garantisce accoglienza, sicurezza ed adempie a quanto previsto dalla normativa vigente. 

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La scuola è composta da:

  • tre sezioni di scuola dell’infanzia eterogenee per età (età compresa 3-6 anni).

  • una sezione primavera: bambini di età compresa fra 24 e 36 mesi

 

Le sezioni sono strutturate in angoli gioco che consentono alle insegnanti di impostare un’azione educativa che valorizzi il piccolo gruppo, l’apprendimento cooperativo, la negoziazione dei significati, il rispetto del pensiero dell’altro, i rapporti di amicizia e il gioco libero.

Il lavoro a piccolo gruppo favorisce ed ottimizza il rapporto insegnamento/apprendimento e la relazione insegnante-educatrice / bambino.

I materiali a disposizione sono diversificati e idonei alle attività.

In tutte le sezione si svolgono progetti di educazione musicale, attività motoria, lingua inglese (solo per i bambini di 5 anni) condotti da esperti esterni alla scuola.

Le insegnati ed educatrici della scuola sono professionalmente preparate e qualificate in base alla normativa vigente; si aggiornano in maniera costante attraverso la partecipazione a corsi di formazione. I docenti ed il personale partecipano inoltre a corsi riguardanti la sicurezza, pronto soccorso e gestione della mensa.

La scuola adotta le Indicazioni Nazionali per il Curriculo emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione nel settembre 2012 e  promuove nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

  • Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

  • Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

  • Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare,” ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

  • Vivere le prime esperienze di cittadinanza  significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. [1]

  • Diversità – Integrazione  la scuola è aperta a tutti i bambini, qualunque sia la loro cultura, etnia, appartenenza sociale, religione a patto che i genitori accettino il Progetto Educativo d’ispirazione cristiana. La differenza culturale costituisce un arricchimento per tutti i bambini; il gioco è una metodologia valida ed efficace per favorire l’integrazione.             
    La scuola accoglie bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale e/o in situazione di handicap, valutandone, di comune accordo con la competente AUSL ed il Comune, la possibilità di inserimento.

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Tali finalità sono perseguite promuovendo lo star bene dei bambini ed organizzando un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo con le famiglie.

[1] Tratto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione – MIUR- Roma 2012

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